VIAREGGIO. L’attività di controllo degli uomini in divisa blu continua in questi giorni di freneteci preparativi in vista dell’estate. Oggetto dell’attenzione sono state, questa volta, le strutture che i concessionari degli stabilimenti balneari stanno installando sugli arenili in loro concessione. In particolare, in un noto stabilimento della costa, sono stati messi i sigilli ad un vagone cabine in fase di montaggio sprovvisto delle necessarie autorizzazioni, mentre è stato rinvenuto nel locale scantinato, con destinazione di magazzino, una unità abitativa completamente abusiva fornita di tutti i suppellettili e pertinenze. Tuttavia, essendo lo stesso occupato sarà necessario effettuare ulteriori accertamenti congiuntamente alle locali amministrazioni al fine di risolverne l’occupazione. Per il concessionario è scattata la denuncia a piede libero per la violazione delle normative demaniali urbanistico-ambientali ed edilizie di cui agli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione,art 44 del D.PR. 380/2001 e artt. 142 e 181 del D.Lgs 42/2004. Inoltre, sempre nella mattinata odierna sono state elevate ulteriori n. 5 sanzioni amministrative da 1.032 Euro ex art 1164 del Codice della Navigazione, ad altrettante attività balneari, per la violazione dei doveri concessori. Infine, grazie alle indagini della Capitaneria di Porto presso una storica concessione locale, (su cui si è già provveduto a riferire alla Procura della Repubblica di Lucca), è stato possibile far emergere una situazione di abusi demaniali, che andavano avanti da quasi 30 anni.

arselle sequestrate L’attività non è finita qui ma è continuata nella tarda mattinata con azioni di controllo per lo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche, una risorsa che, come ormai noto, risulta in forte crisi. A tal proposito è eclatante il caso di un pescatore sportivo che in una sola mattina ha raccolto ben 33 Kg di arselle (ingrediente alla base di molti piatti locali) quando il limite massimo consentito è di soli 5 Kg. Ovviamente è scattato il sequestro del raccolto con successiva reimmessione dei bivalvi nel proprio habitat naturale. E’ stato anche sequestrato un attrezzo ibrido tra  rampone e draga meccanica (già avviato per la distruzione) che, per quanto di realizzazione artigianale, è risultato di particolare ingegno e molto versatile nell’uso. In questo caso il verbale è stato di 1000 Euro come previsto dal D.Lgs 9 gennaio 2012, n. 4. Successivamente l’attività è proseguita con i controlli in mare relativi a n. 4 pescherecci e 2 unità da diporto che sono risultati regolari. Mentre è stata rinvenuta sotto il pontile di Lido di Camaiore una rete da pesca, di circa 500 metri, posizionata abusivamente e pericolosa per la navigazione, nel cui interno erano intrappolati circa 10 Kg di pesce ormai morto. A tal proposito è stato prezioso l’aiuto fornito dagli assistenti bagnati degli stabilimenti balneari Marusca e Timavo per l’asportazione della rete abusiva.
Risultati degni di nota per una sola mattinata di controlli che, comunque, saranno intensificati nel corso dell’estate, al fine di tutelare le bellezze e le risorse del territorio20140509_131421

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